Volla dice no al lockdown. Confesercenti: scelte scellerate di un lockdown mascherato
Praticò: Adesso basta soffiare sul fuoco, quel fuoco alimentato dagli errori per i quali non siamo più disposti a pagare
Davanti alla casa comunale di Volla, si e’ tenuto un incontro tra commercianti e istituzione locale nel pieno rispetto delle disposizioni anti Covid organizzato da Rosa Praticò, responsabile delle donne che fanno impresa di Napoli provincia Avellino e Benevento di Confesercenti. L’incontro si e’ svolto a seguito di sollecitazioni dei commercianti e dei cittadini. Presenti all’incontro il sindaco di Volla Pasquale Di Marzo e a supporto per la sicurezza il Commissariato di Polizia di Ponticelli al fine di evitare infiltrazioni volte a provocare scontri. Un servizio d’ ordine pubblico svolto in maniera egregia, per il quale si ringrazia il vice questore dott. Riccardo di Vittorio e la commissaria dott.ssa Maria Maione. L’ incontro è un grido di dolore in merito alle opinabili decisioni dello stato e della regione, un lockdown mascherato che ha danneggiato tutti e non solo le categorie commerciali che per effetto del dpcm sono state chiuse. La beffa sta nel fatto che questo clima apocalittico, rischia di scatenare per la mancanza di seri provvedimenti a supporto delle attività commerciali e non solo, una vera e propria guerra fra poveri. Fermo restante che la salute pubblica è alla base e di una priorità assoluta, non meno importante è la salute economica della nostra città e di tutte le città italiane. È inutile parlare di quello che non è stato fatto e di quello che in maniera scellerata è stato invece fatto. Oggi paghiamo lo scotto di un elezione che sicuramente è stata il primo veicolo di diffusione ma adesso è inutile parlarne quando i buoi sono già scappati dal recinto. Oggi vediamo azioni insufficienti e a discapito di chi non vive di posto fisso. Ma di un progetto di vita che si è vanificato nell’arco di questo anno bisesto e nefasto. A marzo ci hanno chiuso ma ci siamo mantenuti a galla grazie ai risparmi che avevamo accumulato nel corso degli anni…oggi abbiamo debiti e siamo facili prede della malavita organizzata che aleggia come un avvoltoio sul moribondo. Nella serata dell’incontro, abbiamo cercato di capire tutti insieme quali potevano essere le richieste anche piccole ma significative da fare al nostro comune che, come tutti i comuni italiani, per effetto delle poche o mancate risorse che lo stato centrale eroga, non versa in buone condizioni economiche ma in ogni modo possibile, oggi ci deve venire incontro e lo deve fare per chi contribuisce da sempre con il pagamento di tributi significativi al fine di non condannare a morte le attività commerciali che si spera…di rivedere pronte a ripartire e a ritornare a pagare quei contributi come sempre nel prossimo futuro. Oggi più di ieri per noi tutto diventa importante. Presenti le seguenti categorie:palestre ristorazione centri estetici, organizzazioni sportive, noleggio di strutture ed attrezzature, abbigliamento immobiliare, aziende di servizi ai trasporti , atelier e tanti altri esponenti del settore commerciale. Le richieste al comune sono state nell’immediato la sospensione della tari e della tosap. A seguire e’ stato chiesto al Sindaco di farsi promotore presso l’Asl e l’unita’ di crisi regionale per l’attivazione sul territorio di un servizio domiciliare per effettuare tamponi anche attraverso l’utilizzo dei camper usati per la prevenzione. Dove sono tutti i camper sanitari che negli anni facevano sensibilizzazione per le varie patologie…perché non metterle a disposizione di un servizio utile che eviti e aiuti la cittadinanza che si accalca fuori ai laboratori di analisi mandando così il covid19 a spasso per la nostra città e ovviamente per tutte le città della regione Campania. Come responsabile delle donne che fanno impresa di Confesercenti su Napoli provincia Avellino e Benevento ritengo che nella grande difficoltà della gestione pandemica probabilmente i piccoli gesti possono essere utili. In questo momento di drammatico caos dove tutto è esposto a probabili errori che nessuno pagherà mai visto lo stato di emergenza dichiarato ancora una volta, come paracadute per le istituzioni tutte a discapito della salute umana e economica. Adesso basta soffiare sul fuoco, quel fuoco alimentato dagli errori per i quali non siamo più disposti a pagare.