La pillola delle 16


Da eroi ad untori

Da eroi ad untori, da angeli a demoni. Questa la triste piega che va prendendo la pubblica opinione: 40 mila morti accertati, forse 100 mila quelli reali, alimenteranno processi sommari e l’individuazione di facili capri espiatori. In genere le colpe cadono sempre su chi lavora, su chi sgobba in turni massacranti e combatte rischiando la propria vita contro la malattia e la sofferenza. Sarebbe un grave errore sacrificare proprio loro sull’altare di interessi aziendali o politici.

Continuo a dire che la strada è una ed una soltanto: scudo penale e risarcitorio nei confronti del personale sanitario e, d’altra parte, consentire a chiunque lo ritenga di adire le vie legali per ottenere verità e giustizia e se del caso giustizia risarcimenti dallo Stato.

Ferragni chi?

Anche il New York Times ha rimarcato la nuova non-tendenza. Secondo la giornalista Amanda Hess, “Tra gli impatti del coronavirus c’è il rapido smantellamento del culto della celebrità”. 

Quando la società si isola e parcellizza in tanti cluster familiari relegati in isolamento, quando si contano a migliaia le vittime è più difficile riconoscere le “celebrities”, insomma ci facciamo di più i fatti nostri anche in chiave depressiva. Chiara Ferragni e Gianluca Vacchi, Frank Matano e Veronica Ferraro? “Non ce ne può fregà de meno”.

Una sola cosa buona del Covid 19 l’ho trovata.

Paolo Russo

Responsabile per il Mezzogiorno nella Segreteria Nazionale di Azione – medico – scrittore

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