La Campania è in zona arancione ma albergatori e ristoratori sono in profondo rosso. Lopa e Catapano di Fratelli d’Italia chiedono interventi
Lopa e Catapano: zona arancione ristoratori e bar allo stremo occorrono subito nuovi interventi si conferma l’inadeguatezza del governo e la confusione sulla comunicazione
Con il decreto del Ministro della salute, la Campania viene classificata come zona arancione nonostante il netto miglioramento dei dati epidemiologici. Purtroppo il passaggio di colore della nostra regione modifica poco le restrizioni previste dalla precedente zona rossa in quanto consente solo la mobilità all’interno del comune e l’apertura dei negozi di abbigliamento calzature e gioiellerie, unici settori chiusi dal precedente dpcm. Per il comparto della ristorazione dei bar e dei servizi turistico alberghierocontinua il periodo nero in quanto in zona arancione sono confermate le restrizioni e di fatti la loro chiusura. Siamo molto perplessi e non capiamo come mai per il Governo, a guida PD M5S, queste due categorie sono considerati come gli “untori” e non consenta loro di lavorare. Siamo fermamente convinti che sia giunto il momento che le porte dei ristoranti, pizzerie, trattorie, paninoteche, bar, pasticcerie, panifici e tutto il comparto legato al sistema HORECA, devono riaprano al pubblico per poter far si che i numerosi lavoratori e tutta la filiera che ruota intorno a questo settore, che rappresenta, non lo dimentichiamo, un importante volano economico e sociale non solo per la nostra regione ma di tutta la Nazione, ritorni a respirare. Inalternativa alle restrizioni da “Profondo Rosso”, chiediamo che vengano prese misure serie di sostegno per le attività che devono restare ancora chiuse, di fare un attento monitoraggio e verificare per i prossimi giorni la possibilità di consentire l’apertura, se pur vincolata agli orari, delle attività della ristorazione. Ad ora sono stati dati dei ristori, che sono vere e proprie miserie che non consentono alle aziende di andare avanti poiché nonostante la chiusura sono costrette ad affrontare spese vive che richiedono una notevole liquidità come i fitti e le utenze, e purtroppo i tanto decantati crediti di imposta a nulla servono per dare sollievo a queste categorie, in quanto per accedervi bisogna prima aver pagato, senza la precitata liquidità è impossibile, e se non si fattura non ci sona tasse da pagare quindi diventano al quanto inutili. A fronte di queste sacrosante motivazioni,chiediamo una sterzata al governo a favore di queste categorie per far si che centinaia di imprese non chiudano e migliaia di lavoratori non finiscano per strada. Cosi gli esponenti di Fratelli d’Italia, Partito di Giorgia MELONI, Alfredo CATAPANO, Responsabile Provinciale Dipartimento Commercio e PMI e di Rosario LOPA,Rappresentante della DESTRA SOCIALE.
(Fonte Comunicato stampa)