Legge di Bilancio: “Chest’è!”

Mi si dirà che i conti dello Stato non consentono altro, si rileverà che una serie di misure assunte per il passato hanno devastato le finanze pubbliche, si indicherà che ciò che oggi non è possibile lo sarà nel quinquennio.
Ma “chest’è”, diremmo noi a sud del Volturno.
Sulle pensioni nulla, anzi peggio, per insegnanti, infermieri, medici, ufficiali giudiziari, dipendenti degli enti locali: una stangata che vale qualche centinaio di euro al mese quando, e se, andranno in pensione. Non mi pare un gran successo per chi in campagna elettorale prometteva quota 103 migliorata. Sulle pensioni il Sud sconta anche l’attesa di vita mediamente inferiore del Centro Nord di circa 18 mesi. Per una pensione media significa che un pensionato del Mezzogiorno nella sua vita incasserà circa 30 mila euro in meno.
Sud tutto declinato sul Ponte. D’accordo, ma le risorse sono tutte delle regioni meridionali. Insomma la pedemontana veneta su risorse nazionali, il ponte Morandi su risorse nazionali, il Mose su risorse nazionali ed il Ponte sullo Stretto su risorse della Sicilia e della Calabria. Tutto il resto è una Zona economica speciale allargata a tutto il Sud che potrebbe essere anche una buona cosa se non fosse che è priva di dotazione finanziaria adeguata per cui, affossate le otto Zes, non partiranno gli investimenti privati in quella unica. Gran bel risultato!
Nel metodo aggiungo che il Parlamento in una sorta di declino progressivo diventa marginale ed ancillare nei confronti dell’esecutivo…
Le migliori leggi di bilancio per qualità dell’approfondimento tecnico, per lessico ed efficacia delle norme erano quelle che prevedevano davvero i due passaggi parlamentari, talvolta anche sei.
Le peggiori sono state quelle a monocameralismo di fatto, se a queste aggiungiamo il divieto di presentare emendamenti (dove è andato a finire il Parlamentare senza vincolo di mandato?) si comprende come il risultato, nella migliore delle ipotesi, sarà scadente e costringerà il legislatore a ritornare sui suoi passi con superfetazioni normative continue che abbiamo sempre biasimato.
Chest’è!

Paolo Russo

Responsabile per il Mezzogiorno nella Segreteria Nazionale di Azione – medico – scrittore

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