Anziani non autosufficienti, il nuovo welfare si fa con la domotica. L’ambito sociale N23, capofila di altre due aggregazioni del Vesuviano

La domotica per offrire agli anziani non autosufficienti un servizio di assistenza completo e sicuro senza il trauma del trasferimento in una RSA. In un contesto dove gli over 65 rappresentano una percentuale consistente della popolazione residente l’obiettivo è di moltiplicare il numero degli utenti presi in carico, ridurre il ricorso ai ricoveri non necessari, ma, soprattutto, aumentare comfort, sicurezza e vigilanza senza spezzare il filo dei rapporti che esistono tra gli utenti, i familiari, i vicini di casa e gli amici.
Il supporto 4.0 che mette al centro la dignità della persona, che ne soddisfa i bisogni e le esigenze senza strapparla dal rassicurante ambiente delle pareti domestiche è il risultato di un progetto innovativo firmato dall’ambito N23 che coinvolgerà anche i territori compresi nel perimetro degli ambiti sociali N22 ed N26 : in pratica l’area interessata dalla iniziativa è quella che comprende Nola, Camposano, Carbonara Di Nola, Casamarciano, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Liveri, Roccarainola, San Paolo Bel Sito, Saviano, Scisciano, Tufino, Visciano, Somma Vesuviana, Brusciano, Castello di Cisterna, Marigliano, Mariglianella, San Vitaliano, San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, Palma Campania, Poggiomarino, San Gennaro Vesuviano, Striano e Terzigno.
Ventisette Comuni che contano una popolazione complessiva di 346.202 abitanti, 65.630 dei quali ha più di 65 anni.
Il progetto è stato finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con risorse del PNRR che ammontano a € 2.458.000,00.
Agli utenti in possesso dei requisiti previsti dall’avviso pubblico in virtù del quale sarà adesso possibile candidarsi ad ottenere il servizio saranno forniti dispositivi tecnologici in grado di mettere in sicurezza l’ambiente domestico con un monitoraggio di 24 ore su 24, il supporto di un’equipe multidisciplinare e la formazione dei caregiver.
A fare la differenza sarà un’assistenza non omologante tarata sulle necessità effettive dell’utente grazie all’applicazione del metodo User-Centred Design e vale a dire progettazione basata sulla persona.
Rilevatori di fumi, gas e monossido e soprattutto sensori che lanceranno un alert in caso di allagamento, porte e finestre aperte, temperatura e umidità all’interno della casa e segnaleranno alla centrale operativa attiva 7 giorni su 7, 24 ore su 24 l’esistenza di un pericolo che farà scattare le procedure di intervento. Non solo: ad essere costantemente monitorata anche la salute dell’anziano grazie ai sensori per la rilevazione del battito cardiaco, di un sistema di contapassi utile per controllare le attività motorie e ad un sistema di promemoria farmaci per evitare l’interruzione delle terapie in corso.
Con altrettanta velocità, premendo un solo pulsante, sarà possibile contattare il centro di teleassistenza della centrale operativa oppure i familiari caregiver.

“Ancora una volta – evidenzia Francesco Cantalupo, consigliere comunale di Nola, delegato all’ambito N23 che comprende 14 Comuni con la città di Giordano Bruno capofila – affermiamo un modello di welfare che coglie ogni opportunità per garantire ai cittadini in difficoltà servizi sempre più evoluti ed efficienti che tendono a migliorare la qualità della vita delle persone puntando alla personalizzazione dell’assistenza. La strada maestra resta sempre quella dell’ottimizzazione delle risorse per incrementare il numero degli utenti garantendo loro allo stesso tempo elevati standard di assistenza e di professionalità. D’altra parte non è un caso che il progetto abbia ottenuto un finanziamento importante che certifica l’alto livello della proposta formulata”.
“Gli anziani – spiega Anna Cuomo, assessore alle politiche sociali di Somma Vesuviana, città capofila dell’Ambito N22 che comprende 6 Comuni – rappresentano una parte considerevole della popolazione, nel nostro territorio così come nel resto del Paese. Modellare un progetto come quello che sarà realizzato in collaborazione con altri due ambiti sociali della nostra area significa alleviare le sofferenze di una consistente componente della nostra comunità, dei potenziali utenti ma anche dei familiari che così potranno contare su un sistema che mette la sicurezza ed il benessere dell’individuo in primo piano. Aver saputo cogliere le opportunità offerte dalla nuova tecnologia coniugandole con la competenza dei professionisti è una sfida che eleva la qualità dell’assistenza e dei servizi”.

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