Casamarciano, il sindaco Clemente Primiano: “Nostro impegno è valorizzare il Festival del teatro”


“Chi ha rivestito un ruolo istituzionale apicale e che ancora ricopre una carica frutto di un mandato elettorale ricevuto dagli elettori dovrebbe avere più rispetto per la comunità. Etica e responsabilità e coerenza dovrebbero essere le strade maestre per chi rappresenta a vario titolo le istituzioni democratiche. E invece, ancora una volta, siamo costretti a prendere atto che pur di soddisfare un capriccio personale, pur di conquistare una visibilità, che è evidentemente offuscata, non si esita a lavorare per mortificare un percorso nato proprio con chi oggi tenta di seminare ostacoli.
L’ex sindaco Andrea Manzi, attuale consigliere comunale di minoranza, le sta provando tutte pur di mettere nell’ombra un evento consolidato come il festival del teatro di Casamarciano che avuto la spinta propulsiva proprio da lui.
Risulta, infatti, che in queste ore stia lavorando all’organizzazione di una manifestazione parallela – e fin qui, in un contesto ispirato alla libertà ed al pluralismo specie quello culturale, nulla di male. Quel che colpisce è l’attivismo nella creazione di una fondazione alla quale, quando era sindaco, non ha mai voluto dare vita. Eppure la nascita dello stesso organismo cui adesso si sta attivamente dedicando avrebbe comportato un obiettivo vantaggio al nostro territorio. Intitolandola a Raffaele Mercogliano così come richiesto proprio dagli eredi di quel castello, finito per vicende ormai note a tutti in mano ad imprenditori privati, i cittadini di Casamarciano sarebbero diventati comproprietari della Chiesa di Santa Maria del Plesco, vero gioiello dal cospicuo valore artistico, storico e culturale. Si, perché non tutti ricordano che vi era una donazione a favore del Comune di Casamarciano del 29% della chiesa di Santa Maria del Plesco con unica controprestazione dell’ente, rappresentato all’epoca da Andrea Manzi, la creazione di una fondazione da intitolare al Mercogliano. Per i 10 anni di amministrazione Manzi e 1 di amministrazione De Stefano la fondazione non è stata creata e dell’atto di donazione si è persa ogni traccia nella vendita/acquisto da parte degli imprenditori privati.
All’epoca ci interrogammo tutti sul perchè… Oggi finalmente abbiamo la risposta: il sindaco in carica non avrebbe potuto essere il presidente della fondazione, a partecipazione pubblica, mentre oggi che non è più Sindaco potrà fregiarsi del titolo di Presidente della fondazione e giocare a fare il mecenate sulle spalle dei cittadini.
Faccia ciò che vuole, noi faremo quel che dobbiamo nell’esclusivo interesse di Casamarciano, impegnandoci a fare della cultura la nostra unica stella polare e in questo contesto il Festival rappresenta una delle tante esperienze culturale che sono patrimonio della nostra comunità e non appannaggio del Sindaco di turno: le vendette, i personalismi, i dispetti non appartengono al nostro modo di amministrare, nè al nostro stile di vita. Casamarciano è e verrà sempre prima di tutto e auspichiamo che tutti i cultori della nostra tradizione e della nostra identità culturale sappiano ben discernere l’aspetto universale e collettivo della cultura e della convivialità sbarrando il campo ad esperienze divisive e ostative al benessere della nostra collettività
Non ce lo perdonerebbero le generazioni future!”, così il sindaco di Casamarciano Clemente Primiano

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