Napoli-Milan, non chiamateli scalmanati e nemmeno Ultras!

Come non dar ragione all’insopportabile De Laurentis, sono semplicemente delinquenti.

Non voglio buttarla in caciara sociologica o,peggio, politica, mi viene subito un paragone tra talune forme surrettizie e talvolta illegali di preteso accesso al lavoro mediante fantomatiche iscrizioni a gruppi, frange e comitati, ricettacolo di rivendicazionismi a danno di tanti giovani diplomati e laureati non inclini a frazionismi violenti. La verità è che siamo al cospetto di impavidi facinorosi che pretendono impunità e privilegi da stadio con o senza biglietto, sempre senza il rispetto delle regole.

Cancellati tutti gli alibi: è possibile esporre striscioni, è possibile portare tamburi e trombe, è possibile portare vessilli e bandiere.

È possibile rispettando le stesse regole che valgono in ogni stadio italiano.

Quella di De Laurentis è un’impresa (prima di ogni altra cosa!) epica che comunque rimarrà nella storia del calcio italiano ed europeo.

Lo Stato ha il dovere di difendere lo spirito d’impresa di un irriducibile imprenditore che investe proprie risorse con perizia ed ingegno.

Ognuno di noi ha il diritto di difendere le migliaia di ragazzi e ragazze, di famiglie e lavoratori che spendono decine, talvolta centinaia di euro per partecipare ad uno spettacolo insieme esaltante ed irresistibile.

Voglio ricordare anche le forze dell’ordine che, con norme non sempre adeguate al grado di delinquenza, violenza e pericolosità di questa ciurma impunita di criminali, affrontano situazioni ad alto rischio.

Certo anche da chi li guida mi aspetterei una presa di posizione più energica (mai avrei immaginato di richiedere maggiore energia ad un ministro leghista, ma tant’è!) per scongiurare i rischi a valanga dei tafferugli in curva, ma anche per assicurare una volta e per tutte la tranquillità e l’incolumità di quanti il biglietto lo hanno comprato e pagato e meritano di vedere il Napoli giocare e vincere e possono e devono liberamente scegliere di applaudire, fischiare, contestare ed esultare.

Questo è il tifo che ci piace, in curva e nei distinti, il resto è una forma degenere di camorra intollerabile!

Paolo Russo

Responsabile per il Mezzogiorno nella Segreteria Nazionale di Azione – medico – scrittore

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