Chi difenderà il Mezzogiorno?

Non voglio commentare con dotte interpretazioni o peggio con interessate valutazioni il nuovo governo. Auguro al Presidente Meloni ogni successo perché prima di ogni cosa siamo italiani.
Vorrei solo fissare nella vostra mente alcuni elementi supportati da incontrovertibili numeri.
Su 24 ministri le donne sono 6: il 25% eppure le donne in Italia sono più del 51% e persino in Parlamento sono più del 31%.
Su 24 ministri 4 sono del sud: il 16% eppure al sud vive il 34% della popolazione (più del doppio) ed in Parlamento siedono il 33% degli eletti (in realtà solo il 30% ha la residenza al sud).
Forza Italia ha indicato 5 ministri di regioni di cui ricordo i risultati: in Veneto il 5%, nel Lazio il 7%, in Emilia Romagna il 3%, in Piemonte il 9% (i ministri indicati sono addirittura due). Nessuno del sud eppure in Campania ha ottenuto il 10%, in Basilicata il 9%, in Calabria il 16%, in Molise il 12%, in Puglia l’11% ed in Sicilia il 10%.
Il Ministro Calderoli ha annunciato che porterà la norma sul regionalismo differenziato al primo Consiglio dei Ministri. Mi chiedo chi difenderà il Mezzogiorno? Non oso nemmeno immaginare quando ci sarà da difendere la quota sud del Pnrr che il governo Draghi ha fissato a non meno del 40%.

Paolo Russo

Responsabile per il Mezzogiorno nella Segreteria Nazionale di Azione – medico – scrittore

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