Catturato a Dubai il latitante “Lelluccio e Ponte Persico”. Aveva a casa due Van Gogh autentici

Ma chi è Lelluccio e Ponte Persico,​ il trafficante internazionale di stupefacenti, esperto in riclicaggio di denaro e amante di Van Gogh, arrestato da Polizia e Guardia di Finanza a Dubai, negli Emirati Arabi? 50 anni ancora da compiere e un curriculum criminale di tutto rispetto che in breve tempo lo ha portato ad allacciare rapporti internazionale e a costruire un imponente network di trafficanti internazionali, in particolare di cocaina,
Raffaele Imperiale era considerato uno dei latitanti più pericolosi e da tempo protagonista ai massimi livelli del traffico internazionale di stupefacenti e del riciclaggio di denaro.
Figlio di un noto costruttore di Castellammare,  all’epoca anche presidente della locale squadra di calcio, in giovane età Imperiale fu vittima di un rapimento i cui contorni sono ancora poco chiari, il giovane Lello riuscì a scappare in maniera non meglio precisata. La sua carriera criminale inizia nella seconda metà degli anni 90, quando eredita dal fratello, ad Amsterdam, un coffee shop. Da Castellammare di Stabia, comune di nascita, nella frazione Ponte Persico, appunto, il giovane Lello avvia attività di brokeraggio internazionale e allaccia rapporti d’affari con la criminalità organizzata partenopea già agli inizi degli anni 2000, quando sono stati documentati contatti con camorristi del clan Di Lauro di Secondigliano, tra cui Elio Amato e Antonio Orefice. Un legame solido sopravvissuto anche alla scissione degli Amato dai Di Lauro. In breve tempo mette su un’organizzazione che lo vede al comando con piglio manageriale. Oltre che criminale. Un clan costituito da fedelissimi che in breve tempo riempie la cassaforte di famiglia di ingenti patrimoni provenienti da attività illecite. Un patrimonio,illecitamente accumulato, che nel tempo gli ha permesso di investire in immobili ma anche in opere d’arte: Raffaele Imperiale ha acquistato, infatti, e grazie alla enorme disponibilità di liquido, sul mercato nero due dipinti di Van Gogh di valore inestimabile, rubati nel 2002 ad Amsterdam in Olanda e ritrovati dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli in una vecchia villa a Castellamare di Stabia nel 2016. Lo stesso Imperiale ha però precisato di essere estraneo alla vicenda e, in un’intervista al giornale “Il Mattino” a gennaio scorso , ha dichiarato di aver comprato i preziosissimi quadri in quanto appassionato di Arte.
Un clan però decimato dai numerosi arresti ed economicamente indebolito dai sequestri che hanno colpito l’organizzazione nel tempo. Tra i più significati il maxi-sequestro di 1.330 kg di cocaina avvenuto a Parigi il 20 settembre 2013, quando nell’occasione fu tratto in arresto il fedelissimo Vincenzo Aprea, al quale era stato affidato il compito di sovrintendere all’importazione dello stupefacente proveniente con volo di linea Air France da Caracas in Venezuela. Un fiume di droga che una volta immesso sul mercato avrebbe fruttato milioni di euro. Nel tempo del forze di polizia non hanno mai abbassato la guardia e hanno continuato a monitorare i movimenti di Imperiale, collocato ai primi posti dell’elenco dei latitanti di massima pericolosità della Direzione Centrale della Polizia Criminale. Individuato negli Emirati Arabi, per Imperiale é terminata in una bollente giornata di inizio agosto la sua latitanza d’oro. L’arresto è avvenuto nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli e condotte dal GICO di Napoli e dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli, con il supporto dei Servizi Centrali della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato. L’arresto eseguito dalle Autorità di Dubai concretizza gli sforzi di un’intensa attività di cooperazione internazionale Giudiziaria e di Polizia svolta dal Ministero di Giustizia, dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, anche attraverso le Agenzie di Interpol ed Europol. Il Ministero di Giustizia sta perfezionando ora le intese per completare la procedura di estradizione in tempi brevi.

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