Oltre 1 milione e mezzo di gadget, bandiere e magliette della nazionale italiana contraffatti
Con la seconda vittoria della Nazionale Italiana di calcio agli europei 2021, ieri sulla Svizzera, e la qualificazione agli ottavi, con l’entusiasmo dei tifosi cresce, purtroppo, anche il “merchandising pezzotto” di tute, maglie, bandiere e gadget legati all’evento sportivo in svolgimento.
Fortunatamente però il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha pianificato controlli al fine di intercettare e sequestrare, evitando l’immissione in commercio, di capi di abbigliamento sportivo e accessori contraffatti e/o non sicuri. Così, nel corso di una serie di accessi ispettivi operati su tutta l’area metropolitana, oltre 1.600.000 articoli contraffatti e non sicuri, tra cui capi di abbigliamento e gadget connessi all’evento sportivo “Uefa Euro 2020” e mascherine, privi delle certificazioni minime di sicurezza e di indicazioni per il consumatore, quali l’importatore, il produttore e la descrizione delle caratteristiche in lingua italiana, sono stati sequestrati dalla Fiamme Gialle.
In particolare, a Napoli città, il 2° Nucleo Operativo Metropolitano, il II Gruppo Porto e i “Baschi verdi” del Gruppo Pronto Impiego, hanno sequestrato, rispettivamente, nel quartiere Barra, in un negozio gestito da cittadini cinesi, e tra i quartieri Fuorigrotta e in zona Stazione a dei venditori abusivi, 1.500.000 prodotti contraffatti o non conformi di note griffe (Chanel, Dior, Louis Vuitton, Nike, Adidas, Gucci, Supreme, Fendi, Reebok, Moschino, Prada, Burberry), tra cui tute e maglie della nazionale Italiana di calcio.
In provincia invece, tra Sant’Antimo e Giugliano in Campania, sequestrati dai finanzieri dei Gruppi di Frattamaggiore e Giugliano, rispettivamente presso un emporio cinese e a degli ambulanti, 35.000 articoli non sicuri, tra accessori per la cura della persona e bandiere tricolori, maglie e vari gadget della nazionale.
Anche a Pompei e a Torre del Greco sequestrati, rispettivamente, in un emporio cinese e ad un commerciante ambulante, 5500 gadget connessi ai campionati europei di calcio privi delle indicazioni minime per il consumatore sull’origine, provenienza e sulla qualità.
Infine, sequestrati in un negozio di abbigliamento di Nola e presso un rivenditore all’ingrosso di biancheria di Ottaviano quasi 18.000 mascherine non a norma e, tra San Giorgio a Cremano, Ercolano e Barano di Ischia, presso diversi negozi gestiti da cittadini cinesi, quasi 63.000 tra articoli di cartoleria, materiali elettrici e accessori di moda privi delle indicazioni obbligatorie, tra cui il marchio CE.
Denunciati nel complesso all’Autorità Giudiziaria per ricettazione e commercio di prodotti falsi 6 responsabili, sia italiani che stranieri, e segnalati altri 10 alla Camera di Commercio per violazioni di natura amministrativa.
L’operazione rientra nel quadro dell’intensificazione dell’attività di prevenzione e repressione della contraffazione, uno dei fenomeni su cui maggiormente si concentrano le speculazioni legate all’emergenza Covid-19, programmata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli a tutela dei cittadini in concomitanza con l’avvio dei campionati europei di calcio euro 2020.
Giornalista