Caffè in tazza o in vetro? Le differenze

Cresce sempre di più il numero degli estimatori dell’espresso nel bicchierino di vetro rispetto alla classica tazzina, ma quali sono le reali differenze.

Salta agli occhi che il caffè degustato in vetro risulta più bello esteticamente perché si possono ammirare le sfumature cromatiche prima di degustarlo e in più la forma affusolata del bicchiere favorisce la formazione della cremina in superficie più compatta e persistente rispetto alla tazza.

Ma i puristi del caffè dissentono.

L’espresso sorseggiato nella tazzina di ceramica o di porcellana, simbolo del caffè italiano, ne esalta l’aroma perché rispetto al vetro è un materiale isolante e inoltre lo spessore della ceramica trattiene il calore e favorisce una degustazione rilassata e senza fretta.

Secondo i professionisti del Training Center Lavazza: “il vero espresso italiano va servito in una tazzina di qualità, preriscaldata a 35-40°C, di forma troncoconica e di capienza massima di 70 ml”.

In generale non esiste un depositario della verità assoluta in questa diatriba, ma un’ottima miscela di caffè mette d’accordo tutti.

Sul resto, de gustibus!

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