Sebastiano Sorrentino, esempio di politico con la “P” maiuscola

Mi dispiace molto. L’ho perso proprio quando avevamo riannodato la nostra amicizia.

Nel ‘94 mi sostenne con impegno ed ardimento quando corsi come candidato civico alla Camera dei Deputati, poi le vicende politiche ci divisero: io verso il centro destra e lui protagonista indiscusso del centro sinistra nella nostra area.

Sebastiano era una persona semplice, sin troppo. Non nascondeva i suoi limiti ed anzi questi diventavano, in lui, un valore.

Nessuno però deve immaginare che dietro quella umiltà vera non ci fosse una sensibilità unica, una rara ed immediata intelligenza, una perspicacia innata.

In questo anno da dimenticare ci siamo visti e rivisti decine, forse centinaia di volte, raccontandoci e dicendoci migliaia di volte anche le stesse cose.

Arrivando sempre alle stesse convinzioni di serenità e di bonomìa tipiche del suo carattere di lavoratore instancabile, di tessitore attendista, di costruttore di pace.

Ancora, alla sua età, lo trovavo in abiti da lavoro arrampicato sui suoi marmi.

Più volte gli ho detto di essermi pentito nel non aver lavorato per consentire che l’amministrazione Sorrentino, eletta nel 2013 con la maggioranza affidata al centro destra, potesse governare.

E lui puntigliosamente ribadiva: “No, l’errore è stato mio nel non chiamarti direttamente, e subito, per pacificare la città!”.

“Proviamoci adesso”, questo era il nostro obiettivo.

Non aveva desiderio di potere o protagonismo. Il suo unico mantra era il bene della città. Ragionavamo di opportunità e di sviluppo, di lavoro per i giovani e tutela per imprese e famiglie.

Mai, dico mai, la domanda per un “interesse” personale.

Un politico della prima repubblica, che ha attraversato la seconda, giungendo alla terza da democristiano e senza pentimenti.

In fondo, mi diceva, questa di Marigliano è una alleanza Dc, Psi, Psdi…

Mi accompagnò da Peppe Jossa, prima di chiamarsi fuori dalla partita e si assicurò che il suo, il nostro progetto di ponti e di unità, prevalesse.

L’ho sentito in occasione della definizione della giunta comunale di Marigliano. Ero pronto a raccogliere suggerimenti ed anche indicazioni.

Mi chiese solo di partecipare e contribuire per rendere la nostra Marigliano più bella, più vivibile, più attrattiva.

Sebastiano Sorrentino era la politica intimamente legata alla sua terra, era un uomo buono e sempre prodigo. Era semplicemente una persona perbene che mancherà alla nostra comunità.

Alle figliole e a tutti i suoi cari il mio più profondo affetto ed il grazie per aver accompagnato un uomo che, pur provato da dolori inenarrabili, ha dato tanto ad ognuno di noi!

Paolo Russo

Responsabile per il Mezzogiorno nella Segreteria Nazionale di Azione – medico – scrittore

One thought on “Sebastiano Sorrentino, esempio di politico con la “P” maiuscola

  • Dicembre 29, 2020 in 7:30 pm
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    Paolo, dopo la tua descrizione del caro Amico Sebastiano non c’è più altro da aggiungere, persona perbene, onesta, umile e di una disponibilità unica.

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