Saviano: ballottaggio negato per 9 voti. Ambrosino ricorre al Tar
La sua corsa si fermò al primo turno: per soli 9 voti non arrivò al ballottaggio che poi ha visto vincitore il sindaco Vincenzo Simonelli. La spuntò Virgilia Strocchia anche se poi fu sconfitta al secondo turno. Felice Ambrosino, uno dei quattro sfidanti nella corsa alla poltrona di primo cittadino del 20 e del 21 settembre scorso, però non si è arreso ed ha presentato un ricorso al TAR per rimettere in discussione il risultato venuto fuori dalle urne. Patrocinato dall’avvocato Olimpia Napolitano, chiede l’annullamento dell’atto di proclamazione degli eletti alla carica di sindaco e di consigliere comunale. Il motivo è presto detto: la chiusura per Covid della sezione numero 5. Il 21 settembre, infatti, il seggio fu dichiarato off-limits dalle 11 alle 14,35 perché poco prima si era recata a votare un’elettrice positiva al virus. “Un lungo lasso di tempo – si legge nel ricorso – che ha compromesso fino a negarlo, l’esercizio del diritto di voto di quanti, molti, proprio in quelle ore si erano recati alle urne per adempiere ad un dovere civico ed esercitare, nel contempo, il proprio diritto al voto”.
Quanto basta, insomma, per rimettere in discussione l’esito elettorale. Dice, infatti, Felice Ambrosino, attualmente consigliere di opposizione: “Avevo deciso di ricorrere alla magistratura appena conosciuti i risultati ma ho dovuto aspettare l’ufficialità della proclamazione perché altrimenti la mia richiesta non sarebbe stata ammissibile. Doveroso da parte mia garantire ai candidati delle liste che mi hanno supportato, agli elettori che mi hanno votato e soprattutto a quelli che avrebbero voluto farlo il rispetto del loro diritto. L’esiguo numero di voti che non mi hanno consentito di partecipare al turno di ballottaggio giustifica ampiamente questa azione. Ora aspettiamo con fiducia il responso del Tar e nel frattempo eserciteremo responsabilmente il nostro ruolo all’opposizione rispettando il lavoro di chi in questo momento ci sta amministrando”.