Covid – Fratelli d’Italia: “Grave crisi della ristorazione in Campania”
Lopa Catapano: coronavirus a Napoli Fratelli d’Italia al fianco delle categorie partenopee I ristoranti come le pasticcerie, pizzerie, bar, pub, gastronomie, operatori della movida ecc. rappresentano il tessuto economico e sociale del nostro territorio partenopeo come di tutta la regione Campania, vere imprese artigiane, che sono in gravissima difficoltà generate per il comparto dai provvedimenti restrittivi ‘anti contagiò adottati dal Governo e Regione
Diverse centinaia di esponenti delle categorie di ristorazione ed pubblici esercizi, si sono riuniti alla davanti il palazzo della Giunta Regionale a S.Lucia a Napoli, per iniziativa della Fipe-Confcommercio del presidente Massimo Di Porzio, e chiedere al Presidente della Regione, la possibilità di sospendere le nuove ordinanze che riportano più stringenti misure per il contenimento della pandemia. I ristoranti come le pasticcerie, pizzerie, bar, pub, gastronomie, operatori della movida ecc. rappresentano il tessuto economico e sociale del nostro territorio partenopeo come di tutta la regione Campania, vere imprese artigiane, che sono in gravissima difficoltà generate per il comparto dai provvedimenti restrittivi ‘anti contagiò adottati dal Governo e Regione. Saremo tentati di considerare i provvedimenti del demagogo di S.Lucia, come una grave ingiustizia, con la consapevolezza che non ci sia nemmeno la volontà di rimediarvi. Le disposizioni della Regione stanno creando confusione anche negli esercenti. Le categorie maggiormente penalizzate, alzano la voce sulle assurde e difficilmente praticabili indicazioni del provvedimento di Palazzo S.Lucia e della pletora di esperti. I diversi annunci di De Luca con le sue relative ordinanze e i continui Dpcm del Governo Conte hanno, a nostro avviso dell’assurdo e del paradossale. Gli annunci di nuovi lockdown e le misure intraprese da Conte e dei suoi alleati(Di Maio Fico Zingaretti e company) posso diventare la morte definitiva per il commercio, la ristorazione, gli operatori della movida e per le piccole e medie imprese del nostro territorio, le quali ancora devono riprendersi dai tre mesi di chiusura e dalla mancata ripresa all’apertura a margine della prima fase del contagio da Covid-19. Fino a ora le imprese campane non hanno avuto nessun aiuto da parte delle istituzioni nazionali né tantomeno da quelle locali che nonostante i numerosi annunci non ha dato seguito agli impegni assunti. Con questi continui annunci e richiesta al Governo(non legittimato dal voto degli Italiani) le demagogia di Palazzo Santa Lucia, ammette la propria sconfitta in quanto in tutti questi mesi non ha organizzato ne in risorse umane che in termini strutturali, i comparti regionali della sanità e dei trasporti, cosi da poter far fronte all’annunciata seconda ondata, facendo emergere la triste realtà, che tutto quello fatto fino a ora era solo a scopo di immagine elettorale ma senza una reale programmazione a tutela dei cittadini. Viene contestata anche la limitazione sull’orario che sull’afflusso delle clientela. Nessuno discute la necessità di una ripresa graduale e controllata, ma allo stesso tempo non si possono avallare provvedimenti di fatto inattuabili. Siamo fermamente convinti che si è voluta dare una interpretazione non del tutto conforme del provvedimento, orientato a impedire eventuali assembramenti nei locali dove si svolge l’attività nel solo caso fosse presente il consumo sul posto o la somministrazione di prodotti. Dall’inizio della crisi sanitaria da Covid-19, gli interventi Governativi, Regionali e Comunali, hanno consentito ad altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio, nel rispetto delle misure di prevenzione, di proseguire l’attività anche con possibilità di asporto di prodotti. Qui la mia riflessione; quale rischio maggiore di una qualunque altra attività di vendita di prodotti di generi necessari tra alimentari e quant’altro, consentite, avrebbe potuto provocare un ristorante, pasticceria, pizzeria, gastronomia, bar o una gelateria che avesse organizzato la sua attività seguendo i protocolli anticovid? E’ per noi una palese discriminazione. Cosi gli esponenti di Fratelli d’Italia,Rosario LOPA e Alfredo CATAPANO, Responsabile Provinciale Commercio e Piccola Media Impresa, che hanno preso posizione al fianco delle categorie di commercianti. Siamo qui, come più volte ribadito del nostro leader nazionale Giorgia MELONI, di essere parte attiva al fianco del disagio fiscale che sta colpendo la nostra Nazione ed intercettare le loro richieste per sottoporle all’attenzione delle istituzioni locali e del Governo nella speranza di una vera cooperazione istituzionale. Gli esponenti di FdI, unitamente a Nello SAVOIA, e Roberto DELLA RAGIONE, si sono impegnati di sottoporre nell’immediato, al Presidente Meloni, al fine di dar voce a queste categorie, che purtroppo, sono da annoverare tra le troppe dimenticate in questa fase emergenziale.
(Fonte comunicato stampa)