Usura all’ombra del Vesuvio, 5.500 euro al mese di interessi al reggente del clan e di sua moglie

Hanno pagato 5 mila e 500 euro al mese: l’importo degli interessi mensili per un prestito di 550mila euro. Soldi che avrebbero dovuto continuare a versare fino a che non fossero riusciti a restituire in una sola tranche tutta la somma ricevuta in prestito ad un tasso del 120 per cento.

E sono stati anni di soprusi, di violenze, di minacce e di intimidazioni aggravati dal terrore di non poter mai riuscire ad uscire dal vortice in cui erano entrati per risollevare le sorti del bar e del ristorante che gestiscono a Castellammare di Stabia. Il lockdown è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha spinto le vittime dell’ennesima storia di usura a denunciare gli aguzzini. E così ieri sono finiti in manette Nicola Esposito, esponente di primissimo piano del clan Cesarano e sua moglie Annunziata Cafiero che si è occupata della riscossione fin da quando suo marito, conosciuto negli ambienti come “o’ mostr” è finito in carcere al “41 bis”.
A ricostruire la sequenza sono stati i finanzieri del Gruppo di Torre Annunziata e della Compagnia di Castellammare di Stabia: l’inchiesta ha tratto origine dall’approfondimento di alcune operazioni finanziarie anomale e poi è stata ulteriormente sviluppata dopo le denunce presentate dalla famiglia di imprenditori stabiesi operanti, inginocchiata dal lockdown ed incapace ormai di far fronte alle ingenti pretese usurarie.
Ieri il blitz del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli che ha eseguito tra Pompei e Castellammare di Stabia, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta e coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di 3 soggetti, indagati per usura, estorsione e lesioni personali aggravati dal “metodo mafioso”.
Oltre al boss ed a sua moglie il provvedimento vede come destinataria anche un’altra persona, attualmente irreperibile, un familiare di Annunziata Cafiero alla quale la donna si sarebbe rivolta per farsi aiutare nella riscossione delle rate mensili.

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