La storia Wally, mascotte a quattro zampe della Questura di Isernia. Abbandonata e maltrattata. La cagnolina è stata ritrovata e adottata dal questore Roberto Pellicone

Isernia-​ Maltrattata e abbandonata prima. Adottata e curata adesso. Wally, com’è stata poi chiamata, è oggi una cagnetta fortunata perché ha trovato casa, e una cuccia, in Questura, ad Isernia. Il suo destino infausto da ‘bastardina’ è stato cambiato dall’incontro casuale con il questore, Roberto Pellicone, che, giorni fa, ha incrociato la cagnolina disorientata e impaurita, e alla ricerca disperata del padrone. Padrone che, molto probabilmente, l’ha scaricata in strada dopo averla sonoramente bastonata. Infatti Wally vagava impaurita e terrorizzata attorno alla Questura, in via Palatucci. Epilogo lieto per una storia di ordinario maltrattamento di animali che fa bene al cuore a dispetto di tanta disumanità nei confronti dei nostri amici a quattro zampe, e ai margini poi dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Wally ha subito attirato le attenzioni del questore di Isernia che ha deciso, senza pensarci su due volte, di prendersene cura e darle ospitalità dopo averla fatta visitare da un veterinario. La cagnetta presentava infatti evidenti segni di maltrattamenti e percosse subite. Oggi sta decisamente meglio: ha superato i traumi del recente passato e ha finalmente una cuccia personalizzata. Addosso ha la pettorina della Polizia e i gradi di agente scelto.​ Wally è da oggi la mascotte della Questura isernina. E ha conquistato subito tutto il personale. Scodinzola ancora timidamente ai poliziotti che gareggiano a coccolarla. D’ora in avanti anche Wally farà la guardia, da buon agente a quattro zampe, agli uffici di via Palatucci. Dopo aver sofferto e sperimentato la bestialità umana ha avuto almeno la fortuna di trovare affetto e una cuccia, davvero speciale, nel presidio territoriale della legalità, la Questura.

Nello Fontanella

Giornalista

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