Una petizione dei tatuatori professionisti per scongiurare gli abusivi. Firma anche Clementino

Tatuaggi, Costantino Sasso: “Se il Governo non riapre i nostri studi legittima gli abusivi”

Lanciata  una petizione. La firma anche il rapper Clementino

Pronti a riaprire tutelando la salute dei cittadini e quella degli operatori”: dal Nord al Sud i tatuatori professionisti tra i più importanti d’Italia  firmano un protocollo con il decalogo delle stringenti misure di prevenzione e di sicurezza che si impegneranno ad applicare  e lanciano l’appello al Governo affinché si preoccupi di un comparto che dà lavoro a 20 mila famiglie. Il protocollo è  ora nelle mani del ministro della Salute Roberto Speranza. 

A lanciare l’appello è Costantino Sasso, patron dell’International Tattoo Fest Napoli, evento che  richiama oltre 15 mila presenze all’anno, e, con il Costattoo studio,  tra  i tatuatori professionisti più conosciuti in Italia e nel mondo: “In questi giorni sentiamo parlare di ogni settore e categoria professionale, ma sembra che le istituzioni si siano dimenticate di noi. Eppure rappresentiamo un settore in forte crescita che in pochi anni ha fatto registrare un aumento dell’attività del 200 per cento. Non possiamo attendere il primo giugno per tornare a lavorare”.

“Scontiamo – aggiunge Sasso – la mancanza di una legge, alla quale si sta già lavorando da più di 2 anni, che dia una cornice alla nostra attività,  fino ad oggi regolata da una giungla di circolari ministeriali e di provvedimenti diversi da una regione all’altra. Alla Camera dei deputati  giacciono più proposte, ma il coronavirus ne ha bloccato inevitabilmente l’iter. Pur essendo  mortificati nella nostra dignità di professionisti abbiamo deciso ancora una volta di dare l’esempio e di sottoscrivere un protocollo attraverso il quale saranno rafforzate tutte le misure di tutela della salute quanto mai necessarie in questi giorni. Valga per tutte la decisione di installare in ogni studio un sanificatore d’aria che garantirà sterilità continua agli ambienti di lavoro. Combattiamo da sempre con professionalità e formazione ogni tipo di contagio e preveniamo perfino le più pericolose forme di contaminazione incrociata. Quello che metteremo in campo contro il coronavirus si aggiunge a ciò che già facciamo ogni giorno tutelando la salute nostra e quella dei nostri clienti”. 

“In assenza di un intervento legislativo – aggiunge Paolo D’Errico,  maresciallo esperto dell’ambiente, della salute e delle attività di controllo – si spianerà la strada alla diffusione esponenziale delle attività abusive, spesso condotte anche a domicilio, che  mettono in serio pericolo la salute degli utenti e che danneggiano irrimediabilmente proprio chi rispetta le regole e paga le tasse. É per questo motivo che proprio in questi giorni è stata lanciata una petizione indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte che sollecita l’approvazione di  una legge  che disciplini la formazione e la professione di chi esercita tatuaggi e piercing, tuteli la salute dei consumatori ed imponga severe sanzioni penali a chi pratica questa professione abusivamente”. A firmare la petizione anche il rapper Clementino

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