La pillola delle 16


 In che mani stiamo Il super consigliere di De Luca per la Sanità suggerisce, in una lunga intervista al Mattino una serie di banalità. Secondo  il beneficiario della famosa convenzione che avrebbe costretto migliaia di infartuati napoletani a dover raggiungere Salerno e non la più “vicina” Napoli, i tamponi vanno fatti solo in chiave di diagnosi differenziale per quei pazienti che hanno una franca polmonite evidenziata in una lastra Rx o tac.

Dovrebbe sapere il super consulente semmai si recasse al fronte della battaglia al Coronavirus che si fa l’esatto contrario. Si verificano i tamponi negativi con una lastra o Tacche chiariscono senza equivoci le caratteristiche di una polmonite interstizio alveolare unica e tipicissima da Coronavirus. In che mani stiamo!

-Circolare 19 e circolare 20 del Ministero della sanità. La seconda a stretto giro smentisce e “corregge” la prima. Giusto garantire al personale sanitario la priorità negli esami dei tamponi, ma perché non aggiungere anche i militari (nella precedente c’erano). Non solo non si capisce, ma il tutto così ballerino ed incerto causa sconcerto e rende impossibile l’applicazione.

Paolo Russo

Responsabile per il Mezzogiorno nella Segreteria Nazionale di Azione – medico – scrittore

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