Coronavirus: occasione persa per migliorare il decreto misurandolo sul campo


Ho votato con convinzione a favore della legge di conversione del decreto legge anti coronavirus. Peraltro l’attenta relatrice ha accolto due emendamenti che avevo suggerito proprio nel parere del Comitato per la Legislazione che presiedo.
Però ho registrato molta retorica e tanto conformismo: una sorta di palestra del politicamente ipercorretto!
È stato un errore approvare questo decreto così rapidamente (a soli tre giorni dalla emanazione).
Sì, perché un decreto si può convertire in 60 giorni che dovrebbero servire proprio a misurare come quelle norme si articolano in concreto, non in teoria.
Quei sessanta giorni servono ad approfondire, a migliorare, a misurare, a valorizzare le norme in oggetto per costruire la migliore performance sul piano dell’efficacia e sul piano della concretezza.
Tanto il decreto è di per sé  subito efficace e magari avrebbe potuto beneficiare della prova sul campo: migliorie, correzioni, utili emendamenti.
Nulla di tutto questo e sicuramente il governo, tra un mese, valutato il decreto, sarà costretto a vararne un altro.
I costituenti non erano proprio degli sprovveduti e, nel consentire la conversione nei 60 giorni, avevano evidentemente indicato un modello di efficacia…

Paolo Russo

Responsabile per il Mezzogiorno nella Segreteria Nazionale di Azione – medico – scrittore

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