Museo Lorenzo Ferri: un presepe monumentale suggestivo e composto da statue alte 4 metri

Un Presepe Monumentale, inaugurato nel 2012, vincitore del concorso indetto dai padri Pallottini nel lontano 1946, prevista per l’altissima abside della chiesa di S. Andrea della Valle, la seconda per altezza, compresa la cupola, a Roma. Un suggestivo Presepe, con la scena dell’Epifania, composto da nove statue alte circa 4 metri, rappresentanti la Madonna in trono con il Bambino, S. Giuseppe, il Re Indiano inginocchiato, il Paggio con il cofanetto, il Re Africano, il Paggio con anfora e il Re Assiro con Paggio. Il Presepe però rappresenta solo una delle sezioni visitabili del Museo Lorenzo Ferri inaugurato nel 2013, parte del Museo Civico Città di Cave, alle porte di Roma, e compreso nel Sistema Museale Territoriale dei Monti Prenestini e Valle del Giovenzano (Pre.Gio), dedicato allo Scultore, Pittore, Educatore e Sindonologo Lorenzo Ferri (1902-1975), è centro di produzione e promozione culturale della Città di Cave e del suo territorio. Una visita obbligatoria alla scoperta di una bellezza non solo naturale. Il museo è situato all’interno di edifici di importanza storica come l’Ex Ospedale Mattei e le Sale Ipogee del Convento degli Agostiniani, oggi anche sede Comunale. Accoglie una raccolta di opere, per lo più scultoree, donate nel 1981 dagli Eredi Ferri al Comune di Cave, originali in gesso realizzati poi in bronzo o marmo, che vanno a costituire una vera e propria gipsoteca. La prima sezione del Museo è accolta nel Palazzo Mattei dove, al piano terra, le opere giovanili dal 1920 al 1930 aprono il percorso museale con al centro della sala la statua di ”Angelina”, sul fondo la “Vittoria” per il monumento ai Caduti di Mercato Saraceno (FO), paese natio dell’artista e di lato il grande bassorilievo della “Leggenda di Orfeo”, busti di donne e fanciulli testimoniano le prime opere a tutto tondo di Ferri. Al piano terzo le opere dal 1930 al 1950, un ventennio che spazia dai temi sacri, alla committenza pubblica di soggetto storico-sociale, agli studi di ricerca formale come i busti maschili, Amleto Ferri-Ricchi, Antonio Cadlolo o quelli femminili la Donna di Nola e Loretta, e la scultura a mezza figura della Fanciulla Armena che si dispongono in uno spazio definito tra mura di fabbrica e percorso di visita. Nell’ambiente prospiciente la scala, al centro la grande statua dell’Ecce Rex Vester, sulla parete destra Cristo accasciato, la Pietà e il Cristo sindonico. Nell’ultima sala del piano terzo, vediamo l’altorilievo dell’Ecce Homo di Piazza S. Francesco a Ripa, Roma, sulla destra i bozzetti del concorso per le Porte della Basilica di S. Pietro, al centro due statue femminili a grandezza naturale: la Sposa e l’Estremo Addio e sul fondo il monumento a Trilussa per piazza Trilussa a Roma. Le sale al piano secondo raccolgono le opere degli anni dal 1960 al 1975. Nel primo ambiente studi e bozzetti per il Cristo Alfa Omega del Cimitero del Verano e per il Redentore del Cimitero di Prima Porta a Roma, mentre lo spazio successivo è incentrato sul gruppo monumentale per la Cappella dell’Apparizione di Knock in Irlanda, con le statue di Maria, Giuseppe, Giovanni e l’Agnus Dei. Nel terzo ambiente le opere appartenenti alla fase finale della vita dell’artista: la statua al vero dell’Attesa, che fu tra le più amate dall’autore, considerata la sintesi della propria opera scultorea, a simboleggiare la lotta tra materia e spirito. Una pedana ogivale evidenzia la statua al vero della Vergine Ritrosa, esposta in marmo e bronzo nel museo di Giacarta, Indonesia, che con il bassorilievo di Orfeo, elaborato per il concorso per il Teatro di Roma, esemplificano l’ultima fase creativa. In questa sala è presente anche l’ultimo Autoritratto di Lorenzo Ferri. La sezione del Museo Ferri, ospitata nei suggestivi ambienti ipogei del primo e secondo livello sotterraneo dell’ex Convento degli Agostiniani, si affaccia in parte sulla vallata sottostante con scorci suggestivi dell’antico borgo, formati da un sistema di tre sale comunicanti con un nucleo centrale, costituito da un grande spazio voltato a crociera. Le sale espositive al primo livello, oltre ad ospitare alcuni rari originali del maestro Giuseppe Fallani, sono dedicate al gruppo monumentale di S. Francesco realizzato al Santuario de La Foresta a Rieti, ai bozzetti del Presepe, ai restauri del Sarcofago degli Sposi e ai lavori per la Piazza dell’Indipendenza di Giacarta, Indonesia.  Il Museo Lorenzo Ferri offre ai visitatori un ambiente accogliente e dinamico, grazie al sapiente lavoro di accompagnamento alla visita guidata da parte degli operatori museali, che offrono il loro lavoro di volontariato tramite il Servizio Civile.

Nello Fontanella

Giornalista

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