Castellammare di Stabia rende onore al Cap Giovanni Battista Acanfora vittima dei massacri delle foibe nel ‘45



Cerimonia di intitolazione del Viale della Villa Comunale in memoria del Cap. GdF Giovanni Battista Acanfora, nato nella Città stabiese il 7 febbraio 1911, allievo della Scuola Militare Nunziatella (corso 1925) e poi dell’Accademia della Guardia di Finanza dove conseguì il grado di Sottotenente.

Il Cap Acanfora – è stato ricordato – gestì la delicata fase della fine della seconda guerra mondiale a Trieste. Lì, dopo la liberazione, lottò per salvare il porto dall’assalto dei tedeschi che erano presenti in Italia. Dopo qualche mese, però, fu catturato insieme ai suoi uomini e a centinaia di italiani dalle truppe jugoslave. Secondo alcune fonti, sarebbe stato infoibato a confine con la stessa Jugoslavia nel 1945; il suo corpo non è stato mai ritrovato.
Dopo il rito della messa nella Cattedrale celebrato dal Vescovo Mons. Francesco Alfano, che nell’omelia ha ricordato anche le tre vittime dei Vigili del Fuoco ed i feriti dell’incendio di Borlengo (Alessandria), scopertura della targa di intitolazione con deposizione della corona ed onori militari.
Hanno presenziato alla cerimonia, svoltasi nei giorni scorsi, il Sindaco della Città Gaetano Cimmino, il Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Torre Annunziata Pierpaolo Filippelli, il Comandante provinciale di Napoli della Guardia di Finanza Gen.B Gabriele Failla, il Comandante della Capitaneria Cap.F. Ivan Savarese, il Dirigente della Polizia di Stato Vincenzo Gioia, il Comandante Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata Ten. Col. Francesco Novi, il Comandante della locale Compagnia della Guardia di Finanza Cap.Salvatore della Corte, il Dr Andrea Acanfora nipote della Medaglia d’Onore Vittima delle Foibe, il Presidente dell’ Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella Giuseppe Izzo.
Con il labaro della Città di Castellammare di Stabia, Medaglia d’Oro al Merito Civile, presenti quelli delle Associazioni Nazionali d’Armi dei Finanzieri , dei Carabinieri, dei Marinai e della Sezione Campania e Basilicata degli ex allievi dell’antico e glorioso istituto militare di formazione fondato a Napoli nel 1787. Sono inoltre intervenuti docenti ed alunni dell’ ITI Renato Elia, del Liceo Classico Plinio Seniore e della Scuola Primaria dell’Istituto Santa Teresa del Bambino Gesù.
I massacri delle foibe sono stati degli eccidi ai danni di militari e civili, in larga prevalenza italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia avvenuti durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra, da parte dei partigiani jugoslavi e dell’OZNA, i servizi segreti militari di Tito. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici, che nella Venezia Giulia sono chiamati “foibe”, dove furono gettati molti dei corpi delle vittime. Con la legge del 30 marzo 2004, n 92 in Italia è stato istituito, nella giornata del 10 febbraio di ogni anno, il “Giorno del Ricordo”, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

Nello Fontanella

Giornalista

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