Somma Vesuviana, aiutare Serena e chi attende trapianto di midollo. Una giornata per trovare un donatore

Una giornata per aiutare la giovanissima Serena Piccolo e tutti quelli che sono in attesa di trapianto di midollo. Tutti i cittadini tra i 18 e i 35 anni  potranno presentarsi alla giornata di sensibilizzazione per la tipizzazione midollare (tramite tampone salivare) ed entrare così a far parte della banca dati mondiale. L’iniziativa si terrà a Somma Vesuviana sabato 8 febbraio al Teatro Summarte (via Roma 15) dalle 9 alle 18 ed è nata per accogliere l’appello del papà di Serena, la 17enne di origini sommesi ma residente a Pomigliano d’Arco, affetta da una rarissima patologia e che ora è in attesa di un trapianto di midollo osseo all’ospedale Bambino Gesù di Roma.

Una giornata di solidarietà concreta, organizzata dal comitato “#noiperlei” con il pieno sostegno dell’Admo(associazione donatori midollo osseo), alcuni medici e volontari saranno sabato impegnati senza sosta per accogliere tutti quelli che vorranno donare un campione da far analizzare. I requisiti per essere un probabile donatore di midollo sono: avere un’età compresa tra i 18 e 35 anni, essere in buono stato di salute e pesare almeno 50 kg.

La fase di tipizzazione consiste in un colloquio con un medico, la firma del consenso informativo e l’adesione al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR) e solo dopo questi passaggi viene effettuato un semplice prelievo di di saliva. Il campione viene poi tipizzato, estraendo i dati genetici che confluiscono nel Registro Nazionale, collegato con tutti i Registri Internazionali. Da quel momento si è un potenziale donatore di midollo osseo. Più saranno le persone presenti sabato maggiori saranno le possibilità di trovare un donatore compatibile con Serena e con i tanti che ogni giorno attendono un trapianto che possa salvargli la vita. “Contiamo su tutti voi”, affermano dal comitato #noiperlei, “siamo sicuri che tanti nostri concittadini non lasceranno inascoltato l’appello del papà di Serena. Basta poco per salvare una vita, vi aspettiamo l’8 febbraio al Summarte”. 

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